Sinossi
La competizione è dappertutto. Lo sport popolare è il pretesto per la comunicazione universale. Nel comportamento dell’individuo troviamo il comportamento collettivo. Nel modo in cui ci comportiamo, noi affrontiamo gli altri. Ci dirigiamo verso qualche luogo. Stranamente, la maratona assomiglia a quello che affrontiamo nella vita: momenti di fallimento, di debolezza, di incitamenti, di forza di volontà e di cambiamento. Per quelli che praticano sport, la lunga distanza è come una preghiera. Gli esperti dicono che si tratta di una “ricerca interiore e dell’incontro tra spirito e corpo”. L’atleta spinge il proprio corpo al limite della resistenza fisica e, se riesce a superare il “buco nero” del fallimento, entrerà in un falso stato di consapevolezza in cui la sua anima entra in contatto con tutto quello che gli sta attorno.