L’eterna lotta tra il bene e il male, la sfida al rivale di sempre Ivan Drago e un pizzico di nostalgia. C’è tutto questo in “Creed II”, in Italia dal 24 gennaio, ottavo episodio di una saga che appartiene al mito di Rocky Balboa e di Sylvester Stallone anche se tecnicamente sarebbe più corretto parlare di uno spin-off. Il film è stato invitato a partecipare a “Sport Movies & Tv 2019” dal 13 al 18 Novembre a Milano.

Sullo sfondo c’è sempre Philadelphia e non mancano i riferimenti ai primi capitoli di una narrazione iniziata nel 1976: c’è tutto lo sfarzo e il lusso delle nozze tra Adonis Creed figlio di Apollo, interpretato ancora una volta da Michael B. Jordan e Bianca che ricorda il matrimonio glamour, in “Rocky II”, di Balboa con l’adorata moglie Adriana. C’è soprattutto il ring con il leggendario Ivan Drago (Dolph Lundgren).

Stavolta il protagonista è Viktor Drago (Florian Munteanu, attore e lottatore conosciuto anche come Big Nasty, boxeur romeno nato in Germania), reincarnazione cattiva del papà, venuto alla luce dalla relazione con Ludmilla, interpretata in “Rocky IV” da Brigitte Nielsen, moglie proprio di Stallone nella vita tra il 1985 e il 1987. Intrecci tra cinema e realtà. E così la storia tra Rocky e Ivan Drago (giustiziere proprio di Apollo Creed) che in molti pensavano ormai archiviata torna di attualità. La frase cult “Io ti spiezzio in due” come manifesto per più di una generazione. A bordo ring per la sfida tra Adonis e Viktor spiccano le oltre 1000 comparse che affollano gli spalti e si rivedono i colori che hanno ispirato la propaganda ai tempi della guerra fredda: blu, bianco e rosso per rappresentare l’America al cospetto di un grigio-verde post sovietico.

“Creed “II è già un successo: il nuovo episodio, infatti, vanta un incasso di oltre 150 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un costo complessivo di 50 milioni. L’obiettivo è superare i 200 milioni trionfando anche in Cina. Emozioni che durano da 42 anni con un record che difficilmente potrà essere battuto: non esiste altro personaggio cinematografico interpretato dallo stesso attore per tanto tempo. D’altra parte come ha ricordato lo stesso Sylvester Stallone “Rocky Balboa è chi avrebbe voluto essere. Lui che non ha mai una parola fuori posto, mai un atteggiamento sbagliato, mai una resa”. Anche se la vita dell’attore e regista nato a New York ma originario di Gioia del Colle, 73 anni il prossimo 6 luglio, non è stata la stessa.

La FICTS – Federation Internationale Cinema Television Sportifs a cui aderiscono 116 Nazioni (presieduta dal Prof. Franco Ascani IOC Member for “Culture and Olympic Heritage Commission”) ha lanciato una sfida tra gli 8 film della “saga Rocky” preferiti dagli appassionati di cinema sportivo (e non solo), al link https://www.sportmoviestv.net/2019/01/23/sondaggio-ficts-quali-tra-questi-film-della-saga-rocky-preferisci.