In occasione della “Giornata Mondiale del Cinema e della Televisione Sportiva” – presso il Just Cavalli Cafè di Milano – il Prof. Franco Ascani Presidente della FICTS (Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs) ha insignito della “Guirlande d’Honneur” Mike Tyson, già campione del mondo dei pesi massimi di boxe, attualmente star dello show-business hollywoodiano nonché tra i protagonisti del film “The Hangover 2” (sequel di “The Hangover”) in uscita nel 2011.

Dopo la Consegna del Premio da parte del Presidente Prof. Ascani insieme all’Assessore allo Sport e Tempo Libero del Comune di Milano Dott. Alan Rizzi, nel corso di una affollata Conferenza Stampa, coordinata in modo eccellente dal Dott. Luca De Franco, l’ex-campione del mondo ha evidenziato il nuovo taglio sociale delle iniziative che sta intraprendendo nel suo “giro del mondo”. 


Milano. 9 Luglio 2010. Da sinistra: il Dott. Alan Rizzi, il campione Mike Tyson e
il Prof. Franco Ascani  (Foto Giuseppe Nicoloro Fotocronache Omega)

La “Guirlande d’Honneur” è la più alta onorificenza della FICTS, considerata l’“Oscar della TV e del Cinema sportivo”, riservata a quei personaggi che hanno dedicato la loro carriera allo sport, alla TV, al cinema e alla comunicazione.


“Abbiamo deciso di premiare Mike Tyson perché ha dato un contributo determinante alla popolarità della boxe, che negli anni Ottanta attraversava un periodo di crisi dopo il ritiro di Muhammad Ali – ha spiegato il Prof. Franco Ascani -. Grazie ad Iron Mike, la gente è tornata ad affollare i palasport, le reti televisive hanno realizzato altissimi indici di ascolto e i quotidiani generalisti e le riviste a grande tiratura hanno dato maggior spazio alla nobile arte. E ancor  oggi Mike Tyson è popolarissimo a livello planetario. Eppure, è stato campione del mondo solo per 3 anni e 2 mesi (tra il 1986 e il 1990) e per altri 7 mesi nel 1996. Segno che il suo carisma prescinde dalla lunghezza del suo regno al vertice dei pesi massimi. E il carisma è il fattore che distingue un semplice campione da un grande personaggio che lascia il segno nella storia del suo sport”.