• Antonio Rossi, un passato ad altissimo livello con tre ori, un argento e un bronzo ai Giochi Olimpici e tre ori, tre argenti e un bronzo ai Mondiali. È stato portabandiera a Pechino 2008, Membro della Giunta Nazionale CONI ed ora Sottosegretario con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi Eventi della più importante regione d’Italia, la Lombardia. Che cosa porta della sua esperienza da sportivo a questa attività istituzionale? Come ritiene si possa uscire da questa situazione pandemica in un momento di difficoltà per il mondo sportivo?

Tutto, la mia esperienza sportiva è fondamentale in quello che faccio oggi ma lo è stata ancor prima per formarmi e crescere come uomo. Sapere cosa significa allenarsi per raggiungere degli obiettivi, l’aver affrontato e superato momenti difficili, l’aver centrato risultati di vertice a livello mondiale, hanno plasmato il mio carattere nel segno della costanza, della perseveranza, del rigore e del rispetto delle regole. Aver gareggiato in competizioni internazionali, aver vissuto cinque edizioni dei Giochi, aver conosciuto anche dall’interno i meccanismi del mondo dello sport, dall’associazionismo alle società dilettantistiche e professionistiche, essere stato parte attiva nel CONI, mi ha dato una visione di insieme completa che mi aiuta ogni giorno. E’ anche questo ‘background’ che mi permette di analizzare le situazioni da ogni punto di vista, tenendo sempre presenti le esigenze di tutti gli interlocutori, sia nello sport sia in altri campi. Perché, poi, questo è quello che penso debba fare la buona politica: mediare fra interessi contrapposti per trovare la soluzione migliore che aiuti a far crescere la comunità, il territorio, la Regione, il Paese, con benefici per la qualità della vita della gente. Il Covid e lo sport? È un momento davvero difficile per tutti, anche per le società, per gli atleti professionisti e amatoriali e per tante attività imperniate sullo sport che sono state messe in crisi dalle restrizioni imposte dalla pandemia. Le conseguenze economiche pesantissime per migliaia di famiglie sono sotto gli occhi di tutti. Certo, la salute viene prima di tutto ma oggi ci sono le conoscenze per affrontare l’emergenza in maniera diversa. Da parte della Regione c’è la massima volontà per permettere ad adulti e ragazzi di fare attività fisica e per sostenere il movimento sportivo e le sue tante attività correlate. È necessario, però, che il ministero della Salute si affretti a mettere a punto dei protocolli che permettano la riapertura definitiva di palestre, piscine e, più in generale, delle attività sportive non agonistiche.

  • Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026 per ripartire “alla grande”. A che punto è la situazione attuale? In particolare, quali azioni sono programmate per incrementare l’attività e le strutture sportive sul territorio regionale?

La macchina organizzativa è già stata avviata. Sulla buona riuscita dell’evento non sono preoccupato, perché vi sono impegnati professionisti del settore che hanno contribuito al successo di manifestazioni sportive internazionali di grande rilievo. Per quello che riguarda le infrastrutture, invece, siamo ancora ai nastri di partenza. Febbraio 2026 arriverà in un attimo e il Governo non ha ancora deliberato sull’agenzia che si dovrà occuparsi proprio di infrastrutture e opere olimpiche. Non c’è un minuto in più da perdere. Intanto Regione Lombardia ha già cominciato a lavorare, con un piano di investimenti per il territorio che non ha precedenti nella storia e che farà sentire i suoi benefici anche sullo sport. Inoltre, ha potenziato gli interventi mirati. Penso, per esempio, all’incremento della dotazione per il Bando Impianti Sportivi che ha portato a 15,5 milioni di euro il finanziamento regionale a fondo perduto per la ristrutturazione e la riqualificazione delle strutture sportive pubbliche. Ci sono, poi, le iniziative dedicate ai giovani e alle scuole e i tanti progetti per avvicinarli allo sport, da far partire appena l’attuale emergenza da Covid lo permetterà.

  • Milano è la sede di “Sport Movies & Tv”, Finale Mondiale del Cinema e della Televisione Sportiva di 20 Festival nel 5 Continenti. Lei è Membro della FICTS Hall of Fame e “Gold Star – Ambassador of Culture and Image of Sports”, riservata a quei personaggi dello sport, del cinema e della TV che si sono distinti in una significativa azione di promozione dei valori culturali, etici ed olimpici e che condividono i contenuti del “Manifesto of the culture and image of sports”. Con l’Agenda 2020, il CIO ha messo in evidenza la cultura ed i valori olimpici e, in particolare, l’Eredità legata ai Giochi. Come ritiene si debba operare in questa direzione?

I Giochi rappresentano per i bambini e i ragazzi di oggi un’opportunità eccezionale di crescita, anche e soprattutto culturale. Chi, tra loro, farà il volontario a Milano-Cortina potrà viverli in diretta. Alcuni potranno anche essere protagonisti di Olimpiadi o Paralimpiadi. Per gli adulti ci saranno momenti di svago e di riflessione. L’approccio improntato alla sostenibilità è uno dei punti chiave di Milano-Cortina 2026 che, mi auguro, porterà importanti ricadute sulla qualità della vita dei lombardi e degli italiani. Milano ne sarà influenzata come lo saranno le nostre abitudini e i nostri stili di vita. I valori positivi dei Giochi contribuiranno a un cambio di mentalità generale, un po’ come è successo con Expo che ha sensibilizzato milioni di persone sui temi connessi all’alimentazione e ci aiuteranno a indirizzarci verso un futuro migliore, più verde, più rispettoso del pianeta, del prossimo e di noi stessi.

  • “Sport Movies & Tv” costituisce, ogni anno, una significativa vetrina internazionale. Per una settimana, Milano e la Lombardia sono al centro della globalizzazione mass-mediatica dello sport mondiale. Come Lei sa, per essere stato sempre presente, l’evento è iniziato nel 1999 per volontà di Regione Lombardia e sarà ospitato a Milano sino al 2026. Ritiene che possa essere inserito nel programma degli eventi di promozione dei Giochi nei 123 Paesi affiliati?

È un appuntamento importante sia per l’attenzione mediatica che suscita sia per la particolare visione dei tanti aspetti dell’Olimpismo che riesce a mettere in evidenza. Una risorsa per Milano e per la Lombardia.

  • Lei, nella sua carriera ha raggiunto traguardi incredibili, basta scorrere il curriculum, ma ha ancora sogni nel cassetto?

I sogni sono importati, la vita è fatta anche di sogni ma è altrettanto importante mantenere sempre i piedi ben piantati a terra. Famiglia, amici, sport e fare bene il mio lavoro di politico per aiutare gli altri e il mio Paese, queste sono le mie priorità di oggi. Riuscire a dare il meglio in questo è il sogno per cui lavoro ogni giorno a occhi aperti (a cura di S. T.).