Marlene Owens, figlia di Jesse Owens autentico mito del Novecento, vincitore di 4 medaglie d’oro ai Giochi Olimpici di Berlino 1936, è stata invitata a “SPORT MOVIES & TV 2016 – 34th Milano International FICTS Fest” Finale del “World FICTS Challenge” Campionato Mondiale della Televisione, del Cinema, della Cultura e della Comunicazione sportiva articolato in 18 Festival nei 5 Continenti in programma a Milano (Italia) dal 16 al 21 Novembre.

Marlene Owens parla, a 35 anni dalla morte, della storia del padre raccontata nel film “Race – il colore della vittoria” (diretto da Stephen Hopkins) in uscita, nel 2016, nelle sale cinematografiche.

Fulcro dell’azione l’Olimpiade di Berlino 1936, dove Owens si mise al collo quattro medaglie d’oro in sette giorni: 100 metri (3 agosto), salto in lungo (4 agosto), 200 metri (5 agosto) e staffetta 4×100 (9 agosto). Il poker del ragazzo prodigio dell’Alabama (poi trasferitosi a Cleveland, Ohio) nella Germania nazista, a Berlino sotto gli occhi del Fuhrer, ha permesso alla stampa mondiale di creare il caso della discriminazione razziale di Owens, detestato dal ministro della propaganda del terzo Reich Joseph Goebbels («L’umanità bianca si dovrebbe vergognare» scrisse nel suo diario) e snobbato da Adolf Hitler, che si sarebbe rifiutato di stringergli la mano. «In realtà, mio padre non si è mai sentito snobbato da Hitler» ha certificato Marlene agli sceneggiatori del film, Joe Shrapnel e Anna Waterhouse, che hanno corretto nel copione il più celebre e antico fraintendimento della storia dello sport.